64 unno xli, capo xx. C A I» 0 XX. Assedio di Ncgroponte. Francesco Morosini, di vernilo capo della repubblica, sentì in se tutta la forza dell’ emulazione, cui le ricompense suggeriscono al vero merito. Acceso di nuovo zelo per la patria, non cercò che occasioni di renderlo soddisfatto. Formò quindi il progetto di togliere Candia ai turchi e riconquistarla a Venezia : il quale progetto interessava particolarmente la gloria di lui, perciocché sotto il suo comando avcvalo perduto la repubblica. Ma nuove e più giudiziose riflessioni gli fecero preferire la conquista di Negroponte, perché con essa sarebbe stato assicurato alla repubblica il possesso della Morea. Questa considerazione lo fece risolvere ; benché il conte di Konigs-inarck, che ne prevedeva le difficoltà, fosse di contrario parere. Partì egli dunque dal golfo di Egina il dì 8 luglio e diresse le prore de' suoi navigli alla volta di Ncgroponte. L'isola e la città, che se ne danno reciprocamente il nome, sono descritte con brevità dallo storico Foscarini(1) con le seguenti parole: « L’isola diNegroponte » è divisa dal continente da un angusto canale famoso per l’irrego-» larilà dei suoi flussi e riflussi, che tutti i secoli hanno faticato la » speculatione de i più celebri ingegni. Questo canale in quel sito • dove giace la città, tanto si restringe, che la città stessa si con- • giunge con la terra ferma con un ponte di cinquanta passi. A capo » di questo nel continente vi è un’ altura grebbanosa detta il Cara-» babà, sopra la quale i turchi eressero un forte di figura irregolare, » ma ben munito d’ arme e di gente. Direttore di quest’ opera fu un • tale Girolamo Galoppo da Guastalla, stato Mantovano, il quale fu » soldato dragone nel reggimento Corbone, huomo di qualche atti-» vita, ma di perversi costumi, et essendo per causa del gioco (i) Lib. VII dell' Hist. t'en., pag. ago.