20 LIBRO XLI, CAPO V. » concesso impedirla con il reprobo de nominati. Così anco successe » con raro esempio nel caso, che sono bora per descrivere. Man-» cato dunque di vita il doge Sagredo, entrarono in dimanda quat-» tro soggetti riguardevoli per il merito proprio e per quello de » maggiori. Battista Nani, cavaliere e procurator ; Luigi Mocenigo, » nipote d’ altro Luigi, che fu procurator e due volte capitan gene-» rale da mar nella passata guerra di Candia ; Giovanni Sagredo, » cavaliero e procurator, et Antonio Grimani cavaliero e procura-» tore. » Pria di passare innanzi devo qui notare uno sbaglio dei due summentovati storici francesi circa la persona di questo Giovanni Sagredo, proposto coi tre sunnominati alla ducale dignità. Lo dissero fratello del defunto doge : anzi il Darù, per qualificarlo vie meglio, e quindi rendere più palpabile il suo errore, lo dice « già » stato ambasciatore in Francia, poi ad Oliviero Cromvello, quel » medesimo che si era fatto difensore dell’ illustre Morosini. » Giovanni Sagredo non era fratello del doge Nicolò Sagredo ; nemmeno parente: erano di differente famiglia. Il doge era figlio del procuratore Zaccaria Sagredo, figliuolo di Nicolò ecc. ; e questo Giovanni era figlio di Agostino figliuolo di Giovanni ecc. ; nè tra sette fratelli, eh’ ebbe il doge ve n’era alcuno, che avesse nome Giovanni (1). Continua il Foscarini a raccontare la storia di questa elezione, e dice: « Cadeva 1’ applauso comune sopra il Nani stimatissimo per » virtù e per la bontà de costumi ; ma la fortuna che havea desli-» nata quest’ eleltione per scena di stravaganze, 1’ abbandonò ne » primi numeri et alternando poi i suoi favori fra gli altri, piegò fi-» nalmente tutta sopra il Sagredo. Nel quarant’. uno, che dovea » esporsi alla ballottazione del Maggior Consiglio si numeravano » venti otto suoi partiali, e bastandone all’ eleltione venticinque, fu » secondo gli esempi passati creduta senza dubbio la sua esaltatione. » S’ empì dunque la di lui casa de congratulanti, accettò ufficii e si » disponevano da domestici gl’ ordinarii apparati per la funtione ; (i) Ved. il Capcllari, Campidoglio veneto, ove parlasi di questa famiglia.