RELIGIONE E PATRIA 291 sacrazione della Chiesa venne in seguito, quando il popolo lo aveva già santificato per conto suo, tantoché da allora in poi, parlando della Dina- stia, gli abitanti dicono : la Santa Casa Petrovich. Anzi, il popolo ha fatto qualche cosa di più: per creare un santo ne ha detronizzato un altro. San Pietro Petrovich ha, in certo modo, eclissato San Pietro Apostolo, tantoché il 29 giugno è il Santo Wladika Pietro I che si festeggia al Montenegro. La religione del Principato è la greca-orto- dossa, indipendente ormai dal Patriarca Ecume- nico. Non è rimasta ad attestare nominalmente la sua dipendenza che una semplice formalità: quando è nominato il Metropolita, la nomina viene notificata al Patriarca. E con questa forma- lità che si ritiene o si finge di ritenere salvo il principio dell’Unità della Chiesa. Il Metropolita attuale è un bocchese. Allo stesso modo che prima del 1859 il conte di Cavour, come affermazione politica, dava catte- dre, impieghi e anche portafogli di ministri — esempio il Paleocapa — a italiani di provincie soggette a dominio straniero, nel Montenegro sono parecchi gli erzegovesi e i bocchesi che co- prono cariche elevate. Nikscich fu in tempi antichissimi sede del Primate di Serbia, e perciò — a parte il Metro- polita di Cettigne — il clero ortodosso di Nikscich