24 LIBltO XLI, CAPO V. » eli’ egli non dovesse ascendere alla suprema dignità del dogado, » benché la persona dell’ eligendo non avesse altra macchia, che » l’informe apparenza causata da un gallico contumace. S’aggiunse » per nuovo eccitamento d’invidia Y eccessivo favor di fortuna, la » quale nelle brevi estrazioni per stabilir gli elettori di questa digni-» tà, sempre parzialissima, cadeva ne’ fautori di lui, sicché già era » stabilito numero sufficienti de’ voti del Quarantuno, che l’avrebbero * eletto di balzo. Esaminati tutti questi dissentimenti parte della coli munanza nobile e parte de’ plebei, il nome di lui si fece odiosissi-» ino, e il popolo che non ha modo nelle sue risoluzioni e dà sempre » negli eccessi o buoni o cattivi, pose in tale scompiglio il Consiglio » maggiore, che stimò meglio riprovare gli elettori, che per legge » vanno ad uno ad uno con voti di esso consiglio confirmati ( e que-» sto è quanto v’ è d' opinioni e di esami nella creazione de’ dogi, » essendo tutto il resto della fortuna). La riprovazione di questi elet-» tori scansò qualche sconcerto di maggior rilevanza, perchè rieletti » nuovi soggetti pel Quarantuno, fu assunto alla dignità ducale Luigi » Contarmi K.r e Proc/ con somma gioia d’ogni ordine della città. » Ora, in tutto questo racconto dello storico contemporaneo, in cui dichiara il Darù di avere trovala maggior copia che altrove di particolarità su quest' elezione (1), dov’è mai parlato di doge eletto, e poscia rivocato, di guerra civile, di fazioni, e di tutte le altre panzane nelle quali lo storico francese si va delirando e compiacendo ? Tutte le sue fantasie di guerra civile, di fazioni ecc. ecc. si ridussero, secon-dochè attesta un altro storico contemporaneo (2), nel porsi il popolo « tumultuosamente a gridare Noi volemo, noi volemo, persistendo » di sì fatta maniera in questa sua pertinace opinione, che quella » stessa mattina che si doveva far la conferma del Quarantuno nel » gran Consiglio avendo il procurator Sagredo mandato per i tra-» ghetti per dispensare pane e vino, e la sera precedente anco (i) Lo dice in una nota nella pag. 24 (2) Slor. Cronologica dei dogi, MS. dell’ ediz. di Capolago 1834,lom> Vili. della collez. Tiepolo, tom. V.