SUGLI ULTIMI CIMQUANt'aNM 483 » sopra ogni allra più forte, più robusta e più obbediente veliera. » Il voto commissionale venne accolto con decreto dell’ anno me- • desimo. » Tutta volta l’approvato modello, che il senato riputava dover • rimanere qual invariabile prototipo, soggiacque nell’ anno stesso » a nuove modificazioni. Un patrizio, M. Antonio Diedo, propose » di raccorciar la colomba di 4 piedi, e quindi al costruttore de’Pon-» ti, qui sopra menzionato, si ordinò di conservare in iscritto le ori-» ginarie dimensioni del Leon Trionfante, ma con la espressa con- • dizione di minorar la colomba o chiglia, degli indicati 4 piedi, e » ridurre il timone a figura di rasadore, con quattro dita di mag-» gior grossezza nella schiena. Ciò venne da quegli eseguilo ; e la » prima lunghezza della colomba, che era di 126 piedi, ridusse a » piedi 122, conservando tutte le restanti misure, onde ne avvenne > clic in forza di tale modificazioni, restarono alterate le proporzioni » non si polè aver una nave simile al campione, vennero contami* > nate le forme e perduto con ciò ogni vantaggio che aspettar do-» vevasi da un modello cui 1’ esperienza aveva fatto presciegliere. » Conosciute tutte queste imperfezioni da una nuova commis-» sione, alla quale assistette anco il Diedo, venne abolita la regola- • zione di lui, ed il Leon Trionfante fu richiamato a modello immu-» labile con decreto del 1732, dimenticandosi con ciò la massima » presa di voler introdurre in arsenale di Venezia la teoria della » scienza navale che rispondeva fra gli stranieri. » Nel 1739 insorse certo Marco Nobili maestranza, che da due » anni era diventato capo d’ opera in arsenale : costui credendosi • già dotto nel mestiere, per le visite fatte a’ vari bastimenti stranic-» ri, si prefisse dar nuove leggi alle nostre costruzioni, e farsi autore • di un nuovo modello. Propose egli, mediante scrittura dal reggi-» mento all’ arsenale diretta al senato, un progetto, il quale aerava » ancora le proporzioni del vecchio Leone, con allargarne la sezione » quattro dita ( pollici ) per parte, ed accrescere di un piede in al-» tezza 1’ asta di poppa.