LIBRO XLI, CAPO XV. MARCVS ANTONIVS JVST1N1ANVS Dei gratia dvx Veneturvm etc. « Universis et singulis ad quos hae nostrae pervenerint significa-» mus, ho die in Consilio nostro Rogatorum captanti fuisse parlem te- • noris infrascripli, vidclicet. — Nell’ approvatone universale, clic » ilevesi al merito distinto del dilettissimo nobil nostro ser Francesco » Morosini, cavalier procurator capitan generai, presta la Republica » nostra li più decorosi applausi alla sua prudente direttione per » tanti gloriosi vantaggi resi alla medesima, oltre le antiche beneme-» renze, con la promotione di segnalate vittorie e speciosi et utili » acquisti di tante piazze nella Morca. La sua valorosa e prudente » direttione dopo restituita con le sue accurate diligenze la salute » all’armata, l’ha subito condotto alle rive di Patrasso, ove fatto lo » sbarco e unitamente accelerato il cimento contro il valido esercito » del Seraschier, ha conseguito una segnalata vittoria con la disper-» sione di molto sangue e con la fuga de nemici, e consecutivo acqui-» sto di copiosa quantità di padiglioni c bagaglio e di quattro impoi- • tanti piazze di Patrasso, di Lepanto, e due forti Dardanelli, che » lian coronato il trionfo, reso maggiore dal numero copioso dell’ar-» tiglieria e munitioni acquistate. Alle benemerenze singolari però » di cittadino sì prestante, mentre non può la patria contribuir dono » più proprio di quello del suo più sviscerato aiTetto, della lode e • commendatione più abbondante, è ben conveniente che si stabili-» scano nella perpetuità della gloria le memorie del suo merito, es-» scudo stato d’ esso un simbolo espressissimo il principal stendar-» do, con le tre code acquistato dal seraschier, deve il medesimo » esser con le forme proprie custodito e conservato a decorosa rac-» cordanza del trionfo stesso, e di chi l’ha promosso. Però, l’anderà » parte, che sia riservato alla prudenza del Consiglio di X, far ripo-» ner nelle sale il sudetto stendardo con le tre code, dovendo esser