anno 1740. 403 Firenze, c clic mori in Roma il di 27 marzo 1463. Nemmeno dopo la morte di lui n’ elesse il successore o la casa d’ Austria o la repubblica di Venezia : il papa Paolo II, dopo avere affidato per varii anni 1’ amministrazione della diocesi al vescovo di Concordia daprima, eh’ era Antonio Feletto, e poscia al vescovo di Ferentino Andrea Lorenzi, elesse patriarca un suo nipote Marco Barbo, che era vescovo di Treviso e cardinale, che nel 1471, prese il possesso della sua sede, e eh’ ebbe suoi coadjutori, dal 1471 al 1474, il sunnominato Lorenzi vescovo di Ferentino; dal 1474 al 1483, Angelo Faseolo vescovo di Feltrc ; dal 1483 al 1486, Pietro Bocca, vescovo di Bagnorea; dal 1486 al 1491, clic fu l’ultimo della sua vita, Cesare Nacci, vescovo di Amelia. Ed anche in questa serie di coadjutori, che il patriarca Barbo lasciò all’ amministrazione della sua diocesi, da cui lu quasi sempre assente, ecco smentita un’ altra menzogna del Darù, il quale narra, che il patriarca veneziano ti elesse un coadjutore cappato dal clero suo paesano e coll’ approvazione del senato: i successori fecero lo stesso ecc. Nessuno dei suindicati coadjutori era cappato dal clero suo paesano; ma tutti, tranne il solo vescovo di Feltre, erano vescovi degli stali pontifizii. Ma proseguasi la nostra investigazione per conoscere I’ antichità del costume immaginato dal Darù del nominarsi alternamente dai due governi il patriarca di Aquileja , e sempre più lo vedremo ingannalo ed ingannatore. Veniamo al patriarca successore del cardinale Barbo. Ben lungi, che nella elezione di esso abbiano avuto parte alcuna la casa d’Austria o la repubblica di Venezia; n’ ebbe quinci occasione di gravi e lunghi disgusti la repubblica stessa col papa, che di sua spontanea volontà avevaio eletto, in onta alle leggi generali dei veneziani. Al quale proposito fa d’uopo commemorare le vive controversie, e le moltiplici dispiacenze, che susseguirono 1’ elezione del senatore Ermolao Barbaro, mentr’ era in Roma ambasciatore per la repubblica presso la sanla sede, eletto patriarca di Aquileja dal papa Innocenzo Vili. Se ne può vedere ogni più minuta circostanza nel racconto, che alla sua volta ne feci, sì in