an.\o 1718. 209 Nos Roberlus Sutton, equcs auratus ex parie serenissimi et potentissimi domini Georgii, tnagnae liritanniae regis et Jacobus comes de Collyers ex parte alte-potentium d. d. foederati lielgii Ordinum Generalium legati mediatores, Urne praeinissam declarationem ab illustrissimo et cxce!lentissimo domino Carolo Ruzzini equite. procuratore extraordinario et ple-nipotentiario veneto excell. d. d. Ibraim agà et Acìmet agà, ministris plenipotentiariis ser. et potentiss. Ottomanici imperii coram nobis fa-ctam et extraditam esse alque ab his acceptam esse et insuper promis-sum se eam simul cum tractalu pacis ad fulgidam Portam transmis-suros, prò munere nostro publico subscriptione et sigillorum nostrorum appositione, rogali et requisiti attestamur. Anno et die, ut supra. (L. S.) Roberlus Sullon. (L. S.) Jacobus Collyers. CAPO XVIII. Ratificazione del trattalo per parte dei turchi. A pieno esaurimento ed a conclusione di questo interessante punto di storia giova portare anche 1’ atto della ratificazione del trattato, trasmesso di ritorno dalla sublime Porta, per mezzo dell’effendi secretano, al secretano del senato veneto Vendramino Bianchi. Quest’ atto era scritto in idioma turco ; ed anche in questa occasione ebbe luogo particolare formalità, descrittaci a lungo dallo stesso Bianchi, nella sua 1storica Relazione (1) di cotesta pace. La versione pertanto dell’ atto di ratificazione è la seguente : « Lodi e grazie e ringraziamenti e glorie al principe del regno eterno, dispensator delle grazie e benefizi, il di cui corpo è incomparabile e senza alcun simile e pari, e le di lui qualità sono esenti da ogni sospetto di morte; la di cui dignità e grandezza c la magnificenza e celsitudine è proprio e conveniente d’esaltare, poiché quanto (l) I’ag. i6G e sefr. VOL. XI. 27