178 LIBRO \LII, CAPO XII. L’azione diventò generale ; fu continuata sino a notte; fu sanguinosa e lasciò la vittoria indecisa. Si diressero poi i veneziani dalla parte di ponente, tra Imbro e Stalimene; ed all’ albeggiare del giorno si trovarono alla punta di Lenino, alla distanza di quindici miglia dai turchi : ma entrambi con le vele in panno per la bonaccia. Mancavano all’ armala ottomana due navi, le quali, malconcio per lo passato conflitto, non erano più in grado di seguitare il corso delle altre : i veneziani avevano la nave Colomba offesa, due piedi sotto acqua, da una palla di cannone. Stettero le due flotte alcune ore a guardarsi : poi quando soffiò un poco di vento sette navi dei turchi si mossero verso le navi del Diedo capitano ordinario, e del Costanzi, maggior di battaglia, che stavano fuori della linea delle altre. Usci il Flangini con le altre, per impedire il danno di quelle: ma i turchi per evitare Io scapito, che avrebbero dovuto soffrire del sottovento, si diedero alla fuga. I nostri gli inseguirono sino a sera. Le flotte stettero per due giorni consecutivi scorrendo il mare : nel terzo giorno, ch’era il 16 del mese, avendo i turchi il vantaggio del sopravvento, attaccarono l’armata veneziana. Ma il Flangini alzato il segnale della zuffa, animò i suoi al combattimento, che fu vivissimo e sanguinoso. Durò tre ore, e n’ ebbero i turchi la peggio. Il Flangini ruppe la linea nemica, fracassò la nave del capitan pascià, gli affondò tre grossi vascelli ed un brulotto. La vittoria sarebbe stata completa, se il Flangini, dopo di avere perduto quasi tutta l’alberatura della sua nave, non fosse stato colpito di ferita mortale. La confusione, di cui fu conseguenza questa disgrazia, diede tempo al nemico di fuggire velocemente e guadagnare asilo nel porto di Sta-limene. Sull’ alba del di seguente, uditi alcuni tiri di cannone, si credè che il nemico non fosse lungi : ordinò pertanto il Flangini moribondo di salpar subito e dar la caccia alla flotta nemica. Si fece portare semivivo sopra il cassaro della sua nave per ordinare le manovre de’ suoi ; ma nello scuotimento del mare e della nave spirò tra le braccia de’ suoi soldati.