3b0 UDRÒ XLIII, CAPO IV. mandato ad amministrarvi la giustizia nelle materie civili e criminali, c di un camarlingo e capitano, a cui era affidata la custodia della pubblica cassa. Entrambi erano soggetti al provveditore generale della Dalmazia ed Albania. Nota il Tcntori (1), che il sistema di polizia in tutte queste città albanesi era il più conforme di ogni altro alle forme del governo della dominante : avevano infatti un consiglio maggiore, formato di soli nobili, i quali perdevano la nobiltà se prendevano in moglie una donna non nobile ; e da questo consiglio maggiore venivano poi elette le inferiori magistrature; come erano a cagion di esempio i provveditori alla sanità ; i provveditori alla zecca, giacché 1’ antico diritto che aveva la città di battere moneta, le fu continuato dalla repubblica anche dopo la sua dedizione; i tre giudici destinati a formare la curia del rettore veneziano, i quali nelle cause civili avevano voto deliberativo. Ella è poi cosa curiosa, che le appellazioni dalle loro sentenze potevano essere portate, per decreto del senato del 1453, dinanzi aduno dei quattro collegi de’ dottori o di Padova, o di Vicenza, o di Verona, o di Treviso. Il territorio di Cattaro, confinava col Montenegro, ed aveva nel suo recinto le grosse terre di Perasto, di Dobrola, e di Perzagno, ad ognuna delle quali era stato conservato il proprio antico consiglio, che aveva il diritto di scegliersi le magistrature subalterne. Risano era un piccolo territorio, che non oltrepassava l’estensione di sette miglia e confinava da un lato coll’ Erzegovina ottomana. Nella grossa terra, che dà il nome a tutto il distretto, e che di-cevasi dai latini Rhizimm e Rhizonum, risiedeva un senatore mandatovi da ^ enezia, col titolo di provveditore straordinario, per amministrare il governo del distretto. La comunità di Risano godeva il privilegio di eleggersi il suo capitano, i suoi giudici, ed un suo luogotenente, ai quali secondo le rispettive attribuzioni era affidato il buon ordine e l’interna economia del comune. La repubblica se n’ era fatta padrona con le armi, nel 1684. (i) l’ag. /(G8 Jet lom. XII.