74 • ad agio. Ma oli stupore ! esso è all’ asciutto e non guizza, par eh’ abbia a un tratto perduta la ■vita, non si muove, è già morto. E’ non è dunque della tremenda natura della biscia del mare che si regge anche in terra, non sarà neppure de’ crocodilli, che nuotano così nelle acque come s’accovacciano in sulle sponde ; ma ohi che mai sarà egli? La curiosità può più che la paura, le si piglian per mano, fanno a fidanza, s’a-vanzan, si piegano sulla lor preda .... ed oh che mai vedono I Un’ urail gigantesca ciabatta, la quale, come l’elmo dell’Argalia, giaceva sepolta, dio sa da qual tempo! in quel fondo, e che scossa e infilata da quell’amo impaziente tornava a rivedere le stelle, e all’ asciutto, per far fede alle belle, che non sempre elle sanno ciò che si pescano. XIX. La vendetta di un pittore. Non so se sia benigno effetto delle amenità dell’arte, che eglino han tra le mani, o pure particolare disposizione dell’ animo necessaria appunto alla professione di quella, certo è che i pittori sono i più allegri e giovali degli uomini; ond’è che nel comune concetto tanto è dire pit-