anno 1718. 185 che continuò ¡ter due ore. Alcuni giorni dopo, si azzuffarono impegnandosi a combattimento generale. I turchi attaccarono la retroguardia dei veneziani ; cd appena incominciato quest’ urlo, i due corpi e le due vanguardie vennero similmente alle prese. La mischia allora diventò generale, terribile, sanguinosa : durò sino a sera : la flotta turca aveva avuto la peggio, benché non lievi danni avesse sofferto anche la veneziana. I turchi furono costretti a remurchiare molli dei loro vascelli, che avevano perduto alberi e timone. Le truppe di terra, nel tempo stesso, avevano incominciato l’assedio di Dulcigno sotto gli ordini del maresciallo di Schoulembourg. Egli dispose con maravigliosa sagacilà i suoi approcci, e piantò due batterie di cannoni, che rovinarono sollecitamente le fortificazioni della piazza. Poco lungi dagli accampamenti veneziani, slava un grosso corpo di turchi, i quali vollero tentarne l’assalto : ma dopo sette ore di Serissima zuffa furono respinti lasciando sul campo oltre ad un migliaio di morti. L’assedio continuava con tutta regolarità, c già gli assediati stavano per capitolare, quando un ordine del senato giunse a sospendere tutte le ostilità a cagione della pace già conchiusa in Passarowilz. Per quest’ ordine il maresciallo di Schoulembourg inalberò alla testa della trinciera la bandiera bianca : ma la guarnigione temendo o fingendo di temere di un qualche inganno, continui) a far fuoco contro il campo dei veneziani. Allora il maresciallo di Schoulembourg mandò un trombetta a parlamentare ed a far intendere ai turchi, eli’ era stata conchiusa la pace : ned eglino vollero persuadersene. In mezzo a questo imbarazzo era pericoloso il levare il campo e ridursi ordinatamente, con tutte le truppe, i bagagli, le artiglierie e i militari attrezzi, alle navi, perchè i turchi nella supposizione di un artifizio lo avrebbero inseguito e molestato nel suo imbarco. Andava egli perciò disponendo prudentemente le cose, per riuscirvi con felice esito : ma una nuova sciagura sopravvenne a rendere ancor più grave e pericolosa la sua situazione. Un’ impetuosa procella sorse nell’ indomani a disperdere tutti i legni di Venezia, che vol. xr.