568 Mimo xuii, capo vil. cooperarono principalmenlc le sapienti precauzioni, che ne prese il senato. Esso infatti occupossi con somma premura a fortificare diligentemente tutte le isole del Levante, le quali servivano di frontiera alla repubblica contro le molestie dei turchi : perciò inviava esperti ingegneri a provvedervi efficacemente nelle primarie piazze di Corfú, di Santa Maura, di Zante, di Cefalonia e di Cerigo. Ne dirigeva con molta lode i lavori il valente maresciallo di Schulembourg. Per far fronte a tante spese, il senato aprì una cassa di prestito spontaneo, a cui venivano invitati senza distinzione i nazionali egualmente che gli stranieri. Ed inoltre mandò alle varie provincie, che si trovavano in difetto del pagamento de’ tributi, i solili inquisitori della Terraferma (1), acciocché li esigessero diligentemente da chiunque se ne fosse trovato debitore. Questa magistratura fissò la sua stazione a Brescia ed a Bergamo, e determinò a tulli i debitori un limite perentorio a pareggiare le loro partite, offerendo altresì per maggiore facilità di accettarne il pagamento in derrate, ove non avessero potuto effettuarlo in denaro. Con questo sistema sentì in breve tempo il pubblico erario considerevoli vantaggi. X questa medesima magistratura fu raccomandato altresì I' incarico di riformare alcuni abusi, che s’ erano introdotti in quelle stesse provincie. Ed a fine di riuscirvi più facilmente, furono falli affigere per le cantonate pubblici programmi per invitare chiunque avesse avuto motivi di lagnanze a presentarne i loro reclami con fidanza e franchezza contro qual si fosse classe di persone indistintamente. I deboli n’ ebbero quinci non lieve conforto contro I’ oppressione e l’ingiustizia dei potenti : e lo stato ottenne con questo mezzo e restituito il buon ordine e rispettate le leggi ed accresciuto l’amore verso un governo sì provvido c vigilante. (i) l'oli ¿ij gl' inquisitori di staio, curne M.riisc il Laugier.