SUGLI ULTIMI CINQUANT'ANNI *»27 dirsi, in questo senso politico c morale, decrepita, vegetante piutto-stoché vivente, la repubblica di Venezia, non che negli ultimi cinquant'anni, nemmeno per così dire, negli ultimi cinquanta mesi di sua esistenza ? Le leggi sempre adattale all’ indole ed al bisogno dei tempi ; e non già in questi ultimi anni soltanto, ma in lutti i secoli addietro ; perciocché, ad ogni morte di doge, le notissime correzioni ducali le modificavano, le regolavano, le facevano ringiovinire ; e con esse ringioviniva la repubblica, di cui erano l’anima. E le riforme poi, tanto sagge e opportune, proporzionate alle circostanze del secolo, e persino sui riti e sulle attribuzioni della delicata magistratura dei Dicci, non rianimarono di nuova energia la repubblica in questi stessi ultimi anni della sua sì decantata decrepitezza, siccome in altri secoli addietro erasi praticato ? Le quali cose tutte, che mantenevano in una costante giovinezza il governo della repubblica, saranno da me in seguito, nel progresso della mia storia, narrale. 1 vizi poi cd i disordini, che 1’ autore di queste Memorie storiche va esagerando, e, con una logica tutto sua, da particolari individui riduce a massime ed a sistemi del governo veneziano ; in quanto minore misura e con quanto meno di sfrontatezza di quello che in altre provincie d’Europa, non ebbero in quegli anni a serpeggiare in Venezia ?. E con quale vigilanza c con quanto di energia non ado-peravasi la pubblica autorità per dissiparli e sopprimerli ? Egli stesso, che si sforzò di porli nella più splendida mostra, non può a meno talvolta, nelle sue molte contraddizioni, di non darne senz’ avvedersene attestazione. Ma sarebbe pur tempo, che, dopo un mezzo secolo e più, cessassero siffatti pappagalli dal ripeter sempre la medesima cantilena ; e per li molti documenti irrefragabili, ignoti agli scrittori contemporanei di allora, ma pervenutici ormai alle mani, sotlentrasse invece nell’ universale persuasione la chiarissima verità, cui non potè a meno di non confessare testé la stessa Civiltà Cattolica (1); che (I) Voi. VII, pag. 67.