Sl'CLI ULTIMI CIHQDART*ANNI	429
eh’ egli si accinge ad innalzare, delle sue memorie storiche degli ultimi cinquant’ anni della repubblica di Venezia (1).
           Spectatum admissi risum teneatis amici?
 " v Le commedie di Carlo Goldoni, come tulli sanno, e come è il consueto di simil genere di produzioni, sferzano i difetti ed i vizii del proprio tempo; scherzano sui moltiplici intrighi delle domestiche conversazioni, degli amorelli secreti, delle commerciali angarie ; descrivono in somma i fatti parziali di questa o di quella famiglia le dissenzioni, le convenienze e simili generi di cose. Ma vorrei mi si dicesse qual regola di logica insegni da azioni particolari, da fatti individuali a dedurre conseguenze generali ? Dunque perchè il Gol-doni sfer/a 1’ avaro, 1’ avarizia sarà il vizio dominante del tempo ? oppure perchè dipinge con vivi colori il maldicente, sarà dunque la maldicenza il carallerc particolare di quella età ? Più, ancora più : per queste parziali censure ai difetti di alcune classi della società si potrà dire che di qua s’ abbia a prendere notizia del sistema e del-l’indole di un governo ? Eppure il valente autore delle Memorie storiche ci si palesa ragionatore di simil pasta. Inoltre, nelle commedie di Carlo Goldoni, ove sono adattati ai varii personaggi i caratteri secondo l’indole della nazione o della città a cui appartengono, chi non sa che il carattere del galantuomo, dell’ uomo onesto, del cittadino onoralo, del negoziante integerrimo, vi è sempre espresso nel personaggio veneziano, che è nominato Panlaleonc? E come dunque, in onta di tulio questo, vorrà costui Irai* partilo dalle commedie di Goldoni per descrivere sotto il più deforme aspetto di corruzione la repubblica di Venezia negli ultimi suoi cinquant’anni ?
      Ma il più bel punto ove cotesto Autore giudizioso fa la sua dignitosa figura egli è sul proposito degli scritti di Jacopo Casanova. Udiamo da lui medesimo chi sia il valenl’ uomo, a cui tanta fede egli presta su ciò che narra in quegli scritti esecrandi. Egli stesso ce lo
(i) Prefii. VII.