anno 1797. 175 » inglese, non avrebbe la sua fregala, che cercato un asilo, senza » però mai permettersi di usare verso chichessia alcun alto di osti-» lità. Anche di questo possibile avvil imento mi credo in dovere » di non ritardare il riscontro all' Eccellentissimo Senato; onde » possa prendere quelle precauzioni e disposizioni, che la sua sa-» pienza troverà convenire alla circostanza. » Dopo di avere per quanto la tenuità mia, accresciuta dalla » vivissima agitazione dell’ animo, mi permise, soddisfatto all’inlér- * vista col ministro di Francia, cui dispongo colla gratissima com-» pagnia dell’eccellentissimo Savio di terraferma Corner ad eseguire » 1’ altra molto più difficile e gravissima commissione, appoggia- • lami presso il generai francese Buonaparte. Prevedo pur troppo, » che 1’ urgenza dell’argomento, il quale richiederebbe l’esecuzione » più sollecita, non sarà combinabile coll’opportunità dei momento » di verificarla. Ma e per il reale pubblico interesse, e per li sa-» pienti dettami di YV.EE. sarà mia cura di dare a questa vista » decisiva la preferenza, Dio volesse, che all’ efficacia delie mie in-» tenzioni corrispondesse in tanta circostanza il grado delle mie » forze, e che nel terribile conflitto fra la ragione e la violenza re-» slasse la più remota lusinga, che quella dovesse prevalere. Ma se » le cose sono ormai ridotte a tale stato, che nel prestai ini alli venc-» rati loro comandi altro conforto non resta al mio aniino abbattuto » e agitatissimo, se non di far conoscere, che non v’ è olocausto per » un buon cittadino, il quale non debba non solo al vero interesse, » ma pure alla cieca obbedienza della sua patria, e di sperare dalla • sola assistenza Divina, e dal fermo appoggio della pubblica grazia » e sapienza quel successo nella mia negoziazione, che da lutti li » rapporti delle durissime circostanze, e molto meno dalla cono- * scenza di me medesimo non mi è permesso in alcun modo di at-» tendere. Grazie. » Dopo questo colloquio e dopo la comunicazione fallane al senato, Francesco Pesaro col suo collega Giambattista Corner si pose in viaggio verso il Friuli. Intanto giunse notizia a Venezia degli