260 LIBRO L, CAPO VI. » lasciando intanto di procurarmi di tratto in tratto li fogli delle » provenienze a genere per genere, ed a classe per classe dalli » respcttivi offizj. » Da questi dettagli saprà la pubblica maturità prendere quelle » deliberazioni, che crederà più convenienti alle circostanze del » momento, specialmente sul motivato articolo delle estrazioni ; e il » richiamare le fervorose cure de’ cittadini, che coprono li rispettivi » magistrati, cui peculiarmente attengono li varj generi di sussi-» stenza suddettagliati, non potrà che riuscir utile ai pubblici og-» getti : pronto sempre questo divoto Uffizio ad obbedire a tutto » quello trovasse d’ingiungere la Serenità Vostra, ecc. » Da questa esposizione dello stato d’ approvigionamenlo, in cui trovavasi la città, egli è palese, che le precauzioni del senato per allontanare da Venezia ogni più rimoto timore di carestia, ove la prepotenza degl’ invasori dell’ Italia avesse voluto stringerla di blocco, erano così bene regolate, che non avrebbe avuto a temerne da questo lato conseguenze sinistre. CAPO VI. Risultamento della missione dei deputati veneziani al generale Buonaparte. Ma le intenzioni perverse del generale Buonaparte contro Venezia e la sua repubblica erano pur troppo assai chiare in tutte le operazioni di lui e dell’esercito francese. Fuor di ogni ambiguità poi le manifestò egli stesso nei varii colloqui, e nelle diplomatiche comunicazioni di lui co’ due deputali veneziani Francesco Dona e Leonardo Giustinian, i quali ne resero diligentissimo conio al senato con apposito dispaccio del giorno 28 aprile, scritto da Gradisca ; il quale, benché alquanto lungo, tuttavia non posso astenermi dall’ inserirlo, per la sua somma importanza, in queste pagine. Ed è il seguente (i). (i) Raccolta, ecc., pag. ^25 e seg. .del lom. Il