50 LIBRO XLIX, CAPO VII. Vi rimanevano però a grande pena. Lo sdegno loro era vivissimo, e la pubblica tranquillità si trovava ad ogni momento al pericolo di essere compromessa. Più degli altri si mostrarono irritati dell’ insopportabile dispotismo degli aggressori di Verona i soldati schiavoni, che presidiavano quella città. Ogni giorno accanite vertenze sorgevano tra questi e i francesi ; spesso le decidevano con le armi, e più spesso nel conflitto i secondi rimanevano soccombenti. Bonaparte, violando il tilolo sacro della sovranità territoriale, ne comandava al generai provveditore veneziano 1’ allontanamento. Lo spaventato Foscarini, strascinato dall’ impeto delle circostanze, per non porre a repentaglio la repubblica, acconsentì. Perciò non rimase in Verona che il tenue presidio di qualche battaglione di fanti italiani e di poche compagnie di cavalleria ; ed i francesi poterono a loro beneplacito occuparvi tutti i più importanti posti e i castelli, v’ inalberarono le loro insegne, e ne predarono violentemente le artiglierie, le munizioni, le armi. All’ aspetto di tali e tante violenze ruggiva sempre più il popolo, e già sordamente minacciava di abbandonarsi a tutti gli eccessi della disperazione. Ne temettero gli stessi francesi le conseguenze, e quindi passarono dalle misure di seduzione alle parole e talvolta alle azioni minacciose. E le loro minaccie sempre battevano sul voler dichiarare la guerra alla repubblica e voler mettere ogni cosa a ferro e a fuoco. E intanto col favore di siffatte minaccie violavano impunemente il territorio veneto, già inondato nelle varie provincie dalle loro armi, e moltiplicavano i danni sui sudditi, i quali in vano invocavano la protezione del governo ridotto all’ impossibilità di ripararli sotto il sacro scudo delle leggi e del diritto delle genti. Erano senza limite le requisizioni, che facevano i generali francesi, di vino, di biade, di fieno, di legna ; e sempre ne requisivano più del bisogno ; e gli avanzi ne andavano dissipati nei fossi, nei fiumi, n^lle stalle, nelle campagne; e lo scopo di questa dissipazione