108 LIBRO XLIX, CAPO XIX. » la più nera diffidenza sulle intenzioni c direzioni dell’ eccellentis-» simo Senato. Quello che scrive l’articolo del foglio intitolato V Ami « des Loix è il fratello del Landgravio d’Assia Cassel, che sta qui » da molto tempo a Parigi, facendosi credere un repubblicano de-» mocratico, e componendo de’ cattivi articoli di politica e di diplo-» mazia. Fortunatamente egli è individuo, che qui non gode d’ al-» cuna riputazione, mentre nessuno può prestar fede al patriotisnio » in Francia di un fratello d’ un Landgravio. L’ Amico delle Leggi. » È cosa del tutto verificata, che li veneziani contro ogni diritto » e contro ogni vista prudenziale hanno tradito i francesi e che di » concerto con Wurmser preparano la rovina della nostra armata » in Italia. Fortunatamente il genio della Francia, i talenti di Buo-» naparte, e la bravura delle nostre truppe hanno trionfato di tutti » gli ostacoli. Noi avevamo predetti tutti questi avvenimenti, ma » in vano. Noi ripetiamo ancora, e lo diremo fin a tanto, che il Di-» reltorio ne sia convinto, che la parzialità de’ Veneziani per la Casa » d’Austria è tale, che noi sappiamo da fonte sicura, che il Senato » di Venezia preferirebbe di sottomettersi all’ imperatore più tosto » che rimanere repubblica senza nobiltà e senza Inquisizione. » La nostra stessa proiezione li pesa : conviene dunque creare » la sua indipendenza a suo dispetto. Buonaparte deve marciare » sopra Venezia, imporvi delle contribuzioni, punire i colpevoli, » rendere al popolo la sua vera libertà, organizzare un’ armata di » 25 mila uomini, ed una flotta di 16 navi da linea : li magazzini e * gli arsenali di Venezia ne forniscono i mezzi. Nel trattato di pace » con la Casa d’Austria si prenderanno delle misure per far rcn-» dere alli Veneziani lutti li possessi loro usurpati, e nominatamente » il porlo di Trieste e quello di Fiume. E della dignità francese il » combaltere l’ingratitudine col beneficio e la ingiustizia con la » generosità. » Fiat Lux. C. H. R. G. »