anno 1796. 25 ad Alessandria, e di là verso Tortona ; e separatosi in due colonne costrinse i piemontesi ad affrettare la loro ritirata da un lato, nel mentre che gli austriaci cedevano il terreno dall’ altra. Per queste operazioni una colonna dell’ esercito francese, sbaragliati i piemontesi a Mondovi, stava discosta circa nove leghe da Torino; e l’altra minacciava gl’ imperiali di rovesciarsi sul milanese. Ma quest’ultima divergendo, e lasciando da parte Milano, passò il Po a Piacenza, fece fronte al nemico, il quale contrastavate il tragitto dell’ Adda, lo vinse, espugnò Lodi, e corse ad impadronirsi di Pizzigheltone e di Cremona. La colonna intanto, che aveva disperso l’esercito piemontese, conchiusa una tregua col re di Sardegna, e ricevutane in ostaggio la città di Cuneo, affrettava le sue marcie alla volta di Milano. L’arciduca Ferdinando, che vi soggiornava, si vide costretto a fuggire, e cercarsi asilo sul territorio della repubblica veneziana. Giunse a Bergamo il di 9 maggio. Dell’ improvviso suo arrivo in quella città e delle circostanze, che lo precedettero e lo accompagnarono, diede sollecita notizia al senato il podestà di Bergamo e capitano Alessandro Oltolin, col dispaccio seguente: « Fu così improvisa la fuga da Milano del R. arciduca coll’ar-» ciduchessa sua consorte, che non se ne seppe qui l’avviso se non » se al momento del di lui arrivo in Bergamo, seguilo in questo » oggi alle ore 22 e quarti 3. Nemmeno da quel veneto residente » ne fui avvertito, se non che due ore dopo il di lui arrivo : tanto » precipitosa fu la partenza di questo Principe da quella capitale. » Avvertitone appena, lo feci tosto complimentare da un graduato » di questo presidio, e fu questo alto accolto con sensi di aggradi-» mento. Gli feci offrire la guardia, che con modi cortesi ricusò, e • palesò desiderio di vedermi. Trasferitomi un' ora dopo al di lui » alloggio all’ albergo imperiale di questo borgo San Leonardo in » termini generali ed adattati alla circostanza lo felicitai del suo ar-» rivo, al eh’ Egli nei modi più gentili corrispose usando termini li » più esuberanti verso questa Serenissima Repubblica. Fu egli il » primo a dirmi del motivo del sho improvviso distacco da Milano, da