272 Lmno l, capo vii. » V. Serenità, e a VV. EE., onde la Patria in questa imminenza » di pericolo trovi riparo nella Sapienza loro, che ha preservata, e » felicemente governata per tanti secoli. Grazie. » Gradisca 28 Aprile 1797. » Francesco Donà Deputato. • Lunardo Zustinian Deputato. » CAPO VII. Venezia è bloccata. I sentimenti espressi dal generale Buonaparte, e l’ inutilità delle trattative dei deputati veneziani manifestavansi più chiaramente dai fatti. Le truppe francesi comandate dal generale di divisione Baraguey d’ Hilliers si avanzarono verso Venezia, tentando di circondare il vasto recinto dell’ estuario, per intraprenderne il blocco. Ciò non di meno, sotto la consueta apparenza di amicizia ed abusando del sacro diritto della veneta ospitalità, quel generale venne a Venezia la mattina del 29 aprile. Tostochè n’ ebbe notizia il conferente Francesco Pesaro, cavaliere e procuratore, non tardò a fargli visita, per entrare a colloquio sul punto interessantissimo delle continuate ostilità dei francesi contro Venezia. Ma per quanto egli si adoperasse ad istigarlo a manifestare una volta ed a spiegarsi, che cosa si pretendesse da Venezia, non potè mai ottenere una risposta positiva e chiara. Portò in campo le solite lagnanze, su cui tante volte avevano versato le scambievoli dispute, nè di più disse, tranne, eli’ egli non aveva che ordine di eseguire, nè conosceva punto le intenzioni del suo comandante supremo ; che poteva per altro assicurare, che le sue commissioni non erano ostili. Nulla essendogli riuscito di conoscere da questo colloquio, ne tenne discorso col ministro francese, a cui quel generale s’era recato; e principalmente si lagnò del contegno tenuto in Vicenza ed in Padova dal generale La-Hoz e del Proclama da lui pubblicalo in