2S4 LIBRO L, CAPO IV. due dispacci, del dì 2S e del dì 26. E così cadde, per la violenza degl’ invasori, la fedele Verona. CAPO IV. Slato della rivoluzione in Vicenza ed in Padova. Ove i francesi generali non potevano ottenere le città con l’inganno più vile, siccome avevano fatto in Verona, si adoperavano a conquistarle per mezzo della seduzione più perfida. Così avevano fatto nella Lombardia veneziana ; cosi disponevansi a fare nelle rimaste città di terraferma appartenenti alla Repubblica. I savj del collegio conobbero quindi la necessità di proporre al senato il richiamo a Venezia, per la sicurezza loro personale, degli straordi-narj provveditori Erizzo e Giovanelli e del Contarmi capitano e vice podestà di Verona; giacche vedevano imminente la caduta altresì di Vicenza e di Padova. Ciò fu eseguito con decreto del senato del dì 29 aprile: nel qual dì medesimo fu mandala esattissima descrizione dell’ avvenuto in Verona e di quanto stavasi macchinando dai francesi in Vicenza ed in Padova, ai due deputati veneziani, eli’ erano presso il generale Buonaparte. Intanto i comandanti francesi, per eseguire intieramente il loro piano di rivoluzione, dopo la conquista, o piuttosto l’aggressione di Verona, si affrettarono alla seduzione di Vicenza con la pubblicazione del seguente programma, vergognoso impasto di calunnie e d’ imposture. Dal Quarlier Generale di Vicenza li 8 Fiorile Anno V della Repubblica Francese ma ed indivisibile, e primo della Lombarda, 27 Aprile Stil Vecchio. Il General di Brigata Giuseppe La-Hoz Comandante la colonna mobile. Alla Città e Territorio di Vicenza. « Amici, voi foste ingannati crudelmente. Il Governo Veneto e