anno 1797. 225 verso gli uffiziali francesi, che in grande numero venivano continuamente a Venezia, e cui la plebe guardava di mal occhio, e non di rado anche molestava con fatti e con parole. Tutto ciò fu decretato in Pregadi il giorno 17 aprile, nei termini più severi e precisi, dicendovisi, tra le altre cose (1) : « .... Inerentemente alla » massima spiegata dal Senato in precedenti deliberazioni, resta » incaricato il benemerito zelo del N. II. Provveditor alle Lagune » e Lidi di rilasciare gli ordini più precisi, e risoluti, affinchè al » caso della comparsa di Legni esteri armati alla foce de’ porti per » introdursi nell’ estuario, abbia ad esser loro negato l’ingresso di » qualunque nazione siano. E qualora si volesse ciò effettuare colla » violenza, il che non è giammai presumibile per parte di Potenze • amiche, sia questa respinta anche colla forza, e salvezza degli » eminenti riguardi del Senato : in conseguenza di che rilascierà • le corrispondenti commissioni a tutti quelli, ai quali ne incombe • 1’ adempimento. » E Damò importando a salvezza de’più delicati nostri rispetti, » che tutti indistintamente gli abitanti di questa Dominante si uni-» formino nella loro condotta alle solenni dichiarazioni, contenute » nel Proclama di questo giorno, di cui si ordina la diffusione colle » stampe, e che venghi impedito, e represso chiunque ardisse in » fatti, o in parole contravvenire all’ espressa pubblica volontà, nel • rimettersi in copia l’uffizio al ministro di Francia, il Proclama » suddetto, non che il Damò per il N. H. Provveditor alle Lagune, » e Lidi, alli capi del Consiglio de’ X, restano incaricati di dive-» nirc col loro Consiglio per le vie secrete a quelle deliberazioni, » che pareranno proprie alla loro prudenza. (i) Raccolta Cronol. ecc., pag. i4x-VOL. XIII. 29