26 LIBRO XLIX, CAPO II. Otlolin, dava avviso al senato il dì 10 maggio col seguente dispaccio : Serenissimo Principe. « Dietro a quanto umiliai la scorsa notte rassegno a V. Sere-» nità, che questa mattina alle ore 11 e mezza partì la famiglia » reale di Milano colla maggior parte dei cavalieri del suo seguito, » diretti tutti verso Brescia. Successivamente partì anco il conte di » Wilzach plenipotenziario imperiale in Milano, il quale era qui » giunto alcune ore dopo il reale Arciduca. Questo soggetto mi fece » intendere, che avrebbe assai bramalo di parlarmi in secreto, al » che aderendo, venne da me; mi accennò, che dovevano qui giun-» gere alquanti carri di equipaggi, di scritture, e di danari, ed al-» tro d’ appartenenza camerale, pei quali mi pregava, che subito » avessero avuto il numero occorrente di cavalli per continuare il » loro viaggio e che dai mastri di posta non fosse esatto più del so-» lito. Lo assicurai di ogni mia premura per incontrare le sue ri-» cerche e diedi ordine anco alli vetturini di tener tutti i cavalli » pronti per l’occorrenza suaccennata e per qualunque altra. » Nell’alto di umiliare questi cenni alla cognizione sovrana » deggio per mia sicurezza implorare istruzioni precise e sollecite » su varj rapporti interessanti. La ritirala degli Austriaci porta ne- • cessariamente il loro passaggio, e la dimora anco in qualche parte » di questo territorio. Per quanta disciplina siavi nella truppa, sem-» pre vi sono delle molestie o per alloggi, o per viveri, o per qua-» lunque altra combinazione ; sicché desidererei dalla pubblica » autorità una norma positiva del modo di dirigermi al caso di ricer-» che o limitale o generali ; e massime se la truppa sprovveduta » di contante esigesse sulla fede o con carta monetala. Eguali islru-» zioni supplico anco nel caso che le armale francesi inseguendo le » austriache avessero a passare per la provincia, e se nell’ una e » nell’ altra delle due combinazioni a scanso d’inconvenienti e per » salvare i sudditi da ogni disturbo, abbia a far passar uffizi e di » qual genere ai rispettivi comandanti. Possono del pari giungere