anno 1797. 199 Giunsero a tanto di viltà di proporre al senato, il dì 30 marzo, essendo savio di settimana Alessandro Marcello, che, in vista del dispaccio de’ 25 marzo dei due deputati straordinarj, si accordasse al generale Buonaparte la bramata contribuzione mensile in danaro, purché cessassero le arbitrarie requisizioni, che desolavano le pro-vincie, ed egli contenesse le sue truppe nei limiti del dovere e della ospitalità, sicché si astenessero dal sollevare a rivolta le provincie da loro invase. La proposizione riducevasi in sostanza a volere stipendiare i proprii sicarii ed a comperarsi coll’ oro una fallace promessa di tranquillo possesso dei proprii diritti di sovranità. Cosi la intesero per verità mollissimi dei senatori, e perciò l’ argomento fu seriamente contraddetto e discusso, nè fu deliberato che con una ballottazione di 116 voti per sì, 7 per no, e 78 non sinceri. Ed il decreto era espresso del seguente tenore (1) : 50 Marzo 1797. in Preyadi. « Prestatisi con cittadina rassegnazione e zelante impegno li » savj del Collegio dilettissimo nobile nostro nies. Francesco Pesaro » K. e Procurator, Savio del Consiglio, C diletto nob. nostro c. Zan » Battista Corner, Savio di Tcrraferma ad eseguire la delicatissima • commissione loro ingionla di reclamare presso il generai in capite » Buonaparte per la cooperazione del comandante la truppa francese » nell’ inaspettato doloroso avvenimento dell’ insurrezione in Ber- • gamo, come pure per la successiva avvenuta in Brescia, ritrae il » Senato dal diligente loro dispaccio ; ora inteso il riscontro de’re-» ¡dicati lunghi colloquj, tenuti con il medesimo in Gorizia, ne’quali • 1’ avvertenza dei cittadini ha opportunamente creduto di racco-» glierne il vero spirito in apposita lettera, onde togliere qualunque • equivoco. » Quindi si sente aver il detto generale in questi promesso di » assoggettare prontamente a processo il comandante delle sue