64 LlBllO XLIX, CAPO X. » uniforme (1), che pareva imporre dei riguardi alli sbandili e » violenti esteri armati. Ciò fu vietato dal senato medesimo, che amò * di contenere nella moderazione li sudditi, onde non lurbassero la • pubblica tranquillità. Inculcò egli in vero al senato con tutta l’e-» nergia un’ alleanza con la Francia e sopra tutto impone in suo » aggravio la nota lettera, perchè diffusa con le stampe a lui diretta » da Bonaparte (juando rivoluzionala già Venezia, lo volle presso » di sé a Passeriano, come ministro della veneziana municipalità, » ma fu in pari modo giocato e deluso (2). Mi astengo dal formare « giudizio sull’ onore di queslo uomo : io lo abbandono ai suoi ri-» morsi se è reo, c se è capace di sentirne ; lo compiangerò se in-» nocente con alit i deboli, che sfortunatamente trovandosi in carica » al momento dell’ inevitabile sfasciamento della repubblica, il senso » del dolore li fece giudicare colpevoli, perchè inetti. » — Cosi la pensavano, cosi parlavano del Baltaja i contemporanci : ed il Battala col prestigio della sua ampollosa loquacità era giunto a maneggiare gli animi ed a slrappare a suo favore la pluralità dei voti : sicché non dee farci maraviglia, se alla testa dei più difficili affari lo si vide talvolta, e se d’ altronde l’infelicità dell’ esito cadeva in conclusione a danno della patria, L’ estrema sciagura di questa »i fu, che un siffatto uomo restasse poscia in Verona, investito di pienissimi poteri, in qualità di provveditore generale. CAPO X. Inquietudini nella provincia di Bergamo. Fedele sempre e zelante il vice podestà e capitano di Bergamo, Alessandro Ottolin, non cessava dal tenere a giorno il senato ed il tribunale degl’ inquisitori di stato, intorno a tutte le novità, che (i) Ducale del senato al Prov. gei), iu 1. i • cav. Nicolò l oscarini, ed al savio del oonsig Batlaja, 179G, luglio. (2) Ciò si vedrà «Ila sua volla.