274 LIBRO L, CArO VII. migliori provincie dello stalo veneto, non si coltivava l’idea della conservazione, ma sì del totale eccidio di Venezia. Ed il ministro ripigliò, « che di questo argomento non si poteva parlare che col » generale in capile, il quale già fra pochi giorni si troverebbe in » queste vicinanze colla massa del suo esercito, e ch'egli non come ■> ministro, ma come amico, consigliava piuttosto di negoziare con » esso, che di fare resistenza. » Dalle quali lergiversazioni, avvalorate dalla realtà dei falli in tulle le provincie della Terraferma veneziana, dalle violenze, dalle usurpazioni, dai perfidi allentati di tulti i generali francesi, e sempre sotto l’aspetto di amichevole ospitalità, dalle circostanze vieppiù sempre stringenti a danno dell’ islessa sede della repubblica, era ben facile il conoscere ad evidenza quali progetti macchinavano nell’ animo i prepotenti invasori. Intanto il senato aveva fatto concentrare in Venezia tutte le truppe, che formavano il presidio di Padova, ed aveva dato gli ordini opportuni, affinchè tulle le barche di qualunque genere, che si trovassero lunghesso il Brenta ed a Fusina ed a Meslre, fossero immediatamente rilirate e condotte a Venezia. Ed inoltre in questa medesima sera, ed in conseguenza dell’arrivo del generale Baraguey d’ Hilliers e dell’ abboccamento del Pesaro con esso e col ministro di Francia, fu sollecitalo il provveditore alle lagune e lidi ad usare la più diligente vigilanza, per la sicurezza interna ed esterna della Dominarne ; al quale scopo egli fu incaricalo « di estendere le sue osservazioni a verificare tutlo ciò, » che si rendesse necessario al maggior possibile presidio e tutela » de’ più imporlanli punti dell’Estuario e Liltorali, usando di tulti » i mezzi, di cui fu autorizzato a valersi, rilasciando in pari tempo » quelle commissioni alle ispezionale Figure, che la virtù sua ripulì lerà opportune per 1’ esercizio il più indefesso di vigilanza e per » la continuata loro permanenza ai rispettivi posti, rimovendo tulle » quelle di qualunque grado o condizione esse siano, che nón cor-» rispondessero con 1’ esattezza e diligenza richiesta da tanta emi-» nenza di cose, sostituendovi chi e per capacità e per zelo e per