93 clie ben valeva la spesa di farla conoscere per edificazione al pubblico, il quale forse non s'immaginava che si dessero tali galantuomini al mondo. XXIII. Un uomo di talento. Un tempo quando vedevasi un uomo sudicio o sconcio, trascurato negli atti e nelle vesti, solevasi dire ch’egli era un filosofo: ora il vero suo nome è quello di tanghero; diversità di tempi e di costumi! E però la filosofia s’ è ora fatta un po’più umana e dimestica, va in traccia un po’meno della ragion delle cose, e un po’più del mereiaio e del sarto; ella or passeggia la Piazza in mustacchi e barbetta, co'guan-ti gialli e i bottoni a cesello, e nulla non impedisce che senta anche il muschio, ed il macas-sar che si compera dal Tschurschenthaler, invenzione e nome bellissimi, che fan crescere i capegli e rompere lo scilinguagnolo. Io conosco anzi certi filosofi che sanno di tutto e s’ inten-don di tutto, i quali sono pur cosi presi del taglio del loro sartore, che a metterlo in mostra nel bell’ abitino fra le persone insulteranno il rezzo ed i zeffiri della piazza in dì di domenica 6*