v.nxo 1796. 83 C ¿1 P 0 XIV. Prospetto dei inali recati finora agli stati veneti dalle armate francese e tedesca. Gli stali della repubblica venela erano divenuti intanto il funesto teatro della guerra feroce tra gli eserciti condotti dal Buona-parle e l’armata austriaca. Dopo le cose, che ho narralo di sopra, la continuazione delle violenze e delle violazioni della neutralità in questo territorio amico e pacifico e inerme ci viene esposta offizial-mente dalle informazioni, che col nome di Species facli, il senato slesso mandava ai suoi rappresentanti presso alle corli estere e particolarmente presso le due potenze belligeranti. E qui, senza commemorare di nuovo 1’ occupazione violenta di Peschiera e di Verona, nè lo accamparsi delle truppe in tutte le provincie della Lombardia veneziana, in Bergamo, in Crema, in Brescia, del che ho parlato in addietro ; vengo a dire delle cose avvenute in sul declinare del mese di luglio 1796 : dopo, cioè, l’intavolalo maneggio dell’alleanza difensiva, che il Direttorio di Francia proponeva alla repubblica di Venezia. Nel giorno 29 luglio (1) si vide un insolito movimento delle truppe francesi in Verona ; dopo di che domandarono che gli abitanti slessero chiusi nelle proprie case, minacciando di passare a fil di spada chiunque si fosse trovalo in istrada : domandarono inoltre, ed era la seconda volta che le domandavano, le chiavi della porta san Giorgio, ma non furono loro concesse : fecero piegare ad altra parte le acque di un fiumicello, ch’entra in città; demolirono il casino del marchese Malaspina, fuori di quella porla; bruciarono tre mulini in villa Perona ; e per ultimo chiesero somministrazione, entro due giorni, d’ingente quantità di farine e di liquidi, di 120 (i) Species facti, 1796, 6 agosto in Pregadi : ved. Raccolta cronolecc. pag. hji c seg. del toni. I.