anno 1797. 19o » introdotti li respettivi comandanti. Inutile però riuscì ogni avver-» lenza, giacché il corpo di cavalleria francese che dentro la cidi » trovavasi al giunger alle barriere di quelli di fuori, & impossessò • delle porte coll’ ajuto di alcuni altri degli esterni francesi, i quali » scalando le mura s’introdussero nella città, e diedero l’ingresso » agli altri. Quindi volarono a disarmare le guardie, e gli uffiziali, » ad impossessarsi dei quartieri, ed alloggii militari, ad occupar la » guardia del palazzo, e disarmarla, ad ascendere nell’ apparla-» mento della Carica, e furenti, disarmate già le sentinelle, ad inti-» mare alla Carica stessa con cinque palossi sguainati ed una pistola » al petto, eli’essa era prigioniera di guerra, disarmandola della spada. » Fu osservato, che colui che figurava da capo in quest’azione » fosse un capitano della truppa francese, denominato Bcttcnach, e » che unito a lui fossevi il capitano Garuff venuto il giorno innanzi: » altri due uffiziali francesi, non conosciuti, ed un certo Longaretli » bergamasco, vestito alla foggia degli Ussari francesi. Dopo ciò » tutti partirono, lasciando la Carica e gli uffiziali veneti prigio-» nieri sulla parola d’ onore di non sortir dal palazzo sino a nuovo » ordine sotto custodia di sentinelle francesi. Si seppe poi, che si » portassero in seguito alla camera, al monte, al fontico, agli offizii, » alle cancellerie. » Intanto che li francesi insieme con uno de’ municipalisti fa-» cevano queste visite, arrivò in carrozza certo Lermite emigrato » francese insieme con tre bergamaschi, cont. Asperti, Locateli), e • Tomini. Questi si ridussero alla casa della città, da dove sortì la » voce, eli’ era tosto deciso, che il pubblico rappresentante col di ■ lui ajutante, ministero, e famiglia, dovesse passar nel castello di » Bergamo, per ivi servire di ostaggio fin tanto che dalla dominante » fossero rilasciati in libertà li bresciani e bergamaschi, ivi detenuti ; » locchè asserivano, era stato loro promesso dalli rappresentanti dei » suddetti luoghi. Tal voce aveva sommosso specialmente il popolo, » il quale si opponeva con segni non equivoci, che non avrebbe » lasciata eseguire simile determinazione. vol. xui. 25