asno 1796. 1 19 » bresciano fin dove il fiume separa quella provincia dal cremonese e » comincia ad inclinare verso il Po. Qual peso dar si possa a tal » voce, lo riconoscerà la pubblica sapienza ; ma io non tralascio per » preciso dovere di assoggellare a V. Serenità anco questa notizia, » qualunque siasi ; giacché pur troppo ebbi motivo di veder realiz- • zate cose, che sembravano ben lontane, e quasi impossibili, ove » regni la buona fede e la vera lealtà. 11 fanatismo francese comincia a riscaldare le menti del popolo • milanese, il quale poco aggravato, perché possidente di poco, non • innoltra le sue riflessioni oltre un certo confine, ed è, come gli » altri, inclinato alle novità, ed a quella libertà di costumi, che le » leggi della Repubblica francese facilitano. Scritti sanguinarii con-» tro i principi, contro la religione dominante sortono tutto di, sono » ben accolli, avidamente Ietti ed imprimono a poco a poco le » massime conformi ai principii di quel governo. Una prova evidente » de’progressi che fanno i francesi sull’opinione del popolo milanese » si è la spontanea offerta di una legione di questo di marchiare » contro Modena unitamente ai ribelli regiani, quando sul principio • non eravi chi si volesse arrolare nelle guardie urbane : e sebbene » di poco momento possa considerarsi in ora lai passo, non è però » irragionevole il temersene delle serie conseguenze. L’ esempio di » una legione può venire imitato dalie altre, insensibilmente orga-» n¡zzarsi un’ armata milanese, e se anco i francesi avessero ad » allontanarsi in queste contrade, vi lascierebbero Ira le altre funeste » memorie i semi della rivolta e degli odj tra i popoli italiani, che » ne’tempi scorsi accendendo le guerre civili insanguinarono quasi » tutti i terreni di questa beala parte d’ Europa. » Se la posizione del bergamasco fosse lontana dai confini, ove » sembrano destarsi tali principj, o se minore fosse il mio zelo nel so- • stenere questa reggenza, non oserei avanzare spiacevoli congetture, » ma la situazione di questa provincia ed il geloso esercizio del mio » dovere fanno, che io sia esalto anco in que’ rapporti, che desidero » vivamente non abbiano mai ad interessare le viste sovrane.