262 LIBRO L, CAPO VI. » nella quale rendevagli conto della tranquillità delle cose a quella » parte con pieno contentamento delle Armate francesi, ci recammo » la mattina de’25, all’ ora appuntata dallo stesso Berlliier, dal » Buonaparte predetto, uomo veramente originale, ma forse non più » che per vivacità d’imaginazione, robustezza invincibile di senli-» mento, ed agilità nel ravvisarlo esternamente. Ci accolse sulle » prime con modi cortesi, e ci lasciò dire, prodottegli le credenziali, » che eravamo incaricati di fargli sentire le asseveranze maggiori » dell’ amicizia della Repubblica Veneta verso della francese, coin-» provata cospicuamente e prima e dopo l’ingresso delle truppe » francesi in Italia per rischiarar tutti gli equivoci che potessero » averne fatto mai dubitare l’animo retto di esso lui, per ¡stabilir » de’ concerti tali, per i quali mai più non potessero risorger simili » dubbj in avvenire e finalmente per prender misure, con le quali » combinar la soddisfazione de’ desiderj spiegati da lui nella sua » lettera al senato colla necessaria preservazione dello Stato dei » sudditi. » Abbiamo piantala la trattazione su due principj, ne’ quali » 1’ abbiamo chiamato a convenire. Il primo, che le due Repub-» bliche nè vollero, nè è verisimile che vogliano farsi guerra, com-» provato quanto alla Francese dall’ uniformità de’ sentimenti » espressi nelle tante carie del Direttorio, del di lui generale e dei » comandanti, dal non aver cesso in passato il suo riguardo verso » dei chiari diritti della Repubblica Veneta al sentimento della sua » forza, e meno potrà temersene in avvenire dopo tanti servigi ri-» portati dalle sue truppe nei Veneti Stati senza veruna compensa-» zione. E quauto alla Veneta, che egualmente con modi chiari si » è espressa nelle sue carie, anche quando eran lungi dall’ Italia » l’Armate francesi ; riconobbe il nuovo governo, vi aprì con esso » ministeriale corrispondenza, rifiutossi agl’ inviti de’ coalizzati, aprì » alle Armate francesi i suoi stati spontaneamente, non astretta da » convenzione, come lo era con la Corte di Vienna, permisegli » 1’ uso delle piazze, artiglierie, munizioni; obbligò i sudditi a fornire