22 LIBRO XLIX, CAPO II. legazione imperiale delle Russie. Più tardi, ne fece poi Buonaparte le sue vendette, di cui non é qui mio ufficio il parlare. CAPO II. Vantaggi delle armi francesi in Italia. La partenza del conte di Provenza dagli stati veneti diede occasione a varietà di commenti ed a conseguenze contraddittorie negli scrittori, secondochè avversi erano o favorevoli alla repubblica nostra. Le armi intanto della repubblica francese si scontravano con quelle degli alleati. Le forze marittime della Francia si misurarono con la flotta inglese verso il capo di Noli, e sebbene il valore di entrambi si mostrasse uguale, tuttavia la vittoria fu degl’ inglesi, i quali divenuti padroni del Mediterraneo tennero lontano dalle coste meridionali della Francia ogni sussidio di vettovaglie. Si sparsero infratlanlo le notizie della pace conchiusa il di S aprile tra la repubblica francese e la Prussia : dal che ne seguiva considerevole diminuzione di ajuto all’ esercito confederato, nel mentre che scemava il numero degli avversarli alla Francia. Tuttavolta l’imperatore d’Austria e il re di Sardegna rimasero costanti nel far fronte all’ irruzione dei francesi, che minacciavano il Piemonte ed il ducato di Milano. Giunti questi a Nizza nei primi giorni di aprile del 1796, fissarono il punto principale delle loro forze ad Albenga, d’onde spinsero alcuni corpi sino a Yoltri, a sei leghe circa da Genova, nella fiducia, che il loro avvicinarsi avesse a stimolare nei genovesi l’insurrezione popolare, per cui più facile fosse loro concesso l’acquisto di questa città. Ma gli austriaci non tardarono a molestarli in quel loro ridotto ; e venuti alle mani su per quelle alture, con uguale accanimento, fini la zuffa colla ritirata degl’ imperiali, e colla vittoria dell’ esercito francese. Essa fu come il buon augurio delle prospere imprese di questo, il quale dall’ altura di Montenotte incalzò gli alleati sino alla valle della Bormida, che mena