ANNO 1797. 169 » un lanto attentalo, cioè, che senza perdila di tempo assieme colla » disapprovazione di chi v’ ebbe mano, fossero rimesse le cose nello » stalo primiero, e quella provincia al legiltimo suo sovrano. Gli » aggiunsi, che la medesima rappresentazione era stato espressa-» mente incaricalo il Nobile a Parigi di avanzare al Direttorio ese-» cutivo, e che io medesimo in compagnia dell’eccellentissimo Savio » di Terraferma Corner eravamo commessi di produrla allo stesso » generale in capite Buonaparte. » Dopo d’avermi attentamente inteso, non essendovi ragione o » pretesto alcuno, con cui giustificar si possa cosi nuovo e strano » attentato, mi rispose, che quando ricevè la Memoria uffizialc egli » ne restò estremamente colpito, che questo diventava per lui un » mistero instancabile, che le massime del suo governo, e persino le » più recenti commissioni,ed istruzioni erano in un senso totalmente » diverso; che l’avvenuto in Bergamo 1’ avea da prima creduto » procedente da una disposizione spontanea di quei popoli, allettali » dal piassimo esempio de’ Milanesi, ma ora che per le mie asser-» zioni intende esservi stato il concorso de’ suoi ufliziali, non poteva » ritrovare altro molivo, che un qualche mal umore concepito con-» Irò il rappresentante, che reggeva quella provincia: che però con-» vinto della direzione della mia petizione si impegnava di appog-» giaria col maggior calore, tanto al Direttorio esecutivo, quanto » presso il General in capite, ripetendo anche in tal incontro le più » ampie testimonianze dell’ ingenuità della pubblica condotta; e delle » segnalate prove d' amicizia, che in mezzo alle presenti vicissitudini » aveva costantemente ritrailo dall’ eccellentissimo Senato. » Mi aggiunse poi, che sempre più vi ritrovava motivo d’in-» crescergli, che dietro le insinuazioni ripetutamente fattemi, che » fosse spedito a Parigi un negoziatore autorizzato, come era stato » desiderato dal Direttorio esecutivo, li delicati riguardi dell’Eccel-» lentissimo Senato, più volte da me significatigli, l’avessero tenuto » lontano dal secondarle. Che però si compiaceva di ritrovare a » questo una valevole sosiiluzione nella commissione, di cui ero vol. xiii. 22