59 du’singoli tocchi, ma che intero e complesso sgorgasse da un’unica fonte, come un’onda armoniosa che investe l’ anima dell’uditore-e Io innonda di soave diletto. L’ebano e lo avorio di que’tasti sono per essa come il pennello e i colori in mano di Raffaello, lo scarpello ed il sasso in quella di Canova, l’espressione o il linguaggio della passione e della bellezza. Ella si trasforma nel suono, v’agita, vi trasporta, e si meraviglia come il debole polso d’una donna trovi tanta forza; come tant’arte, tant’espressione si congiungano a tanta celerità'.e difficoltà di esecuzione. S’ immagini dunque qual dovesse riuscire una prova, in cui si producevano tali due artisti, dico quanto all'arte, la Contin ed il Fauna. Molti non furono i pezzi musicali eseguiti; l’abbondanza genera sazietà, e la misura non è l’ultimo pregio delle cose. Ben tutti i pezzi furono di squisita bellezza e tutti a riserva d’un solo, erano opera del medesimo Fanna. La parte vocale fu composta del bel terzetto fatto sull’amorosa romanza del cav. Maf-fei, già altre volte accennato e lodato in questi fogli; d’un magnifico inno e preghiera a tre voci, soprano, basso e tenore con coro e accompagnamento di violoncello; d’una romanza per sola voce di basso. In tutti i quali componimenti