100 LIBRO XLIX, CAPO XVIII. » 1' eccellentissimo Senato I’ ulteriore ingresso «li effetli di ragione » de’ nemici della Francia in Venezia, potrebbe Buonaparte deler-» minarsi a riprendere il primo progetto della strada del Friuli. Tale » comunicazione, eh’ esso Nicolini mi ha fatta, non deve il mio os-» sequio nell’importanza, eh’essa presenta, ritardare di rassegnarla » alle mature considerazioni di VV. EE. ecc. » Gl’ inquisitori di slato, per non mancare all'ufficio loro, benché vedessero chiaramente I indolenza dei savj del consiglio, comunicarono a questi le notizie importantissime, che andavano ricevendo, acciocché le manifestassero al Senato ; ma i savj le cacciarono tutte nella solila filza delle Comunicale non Ielle al Senato : non saprei meglio se acciecali nella loro ostinazione, o maliziosamente avversi all’incolumità e alla sicurezza della Bepubblica. Ad ogni modo, questo loro sistema rese sempre più terribile la condizione di Venezia nel tempo stesso, che le buone intenzioni del Senato e di lutle le altre principali magistrature politiche, in pieno accordo con le fedeli sollecitudini dei pubblici rappresentanti nelle varie provincie e presso le corti straniere, avrebbero potuto recare efficace rimedio a tanta gravezza di mali, che minacciavanla. CAPO XVIII. Vertenze insorte per l’ espulsione degli emigrali francesi. Se non che la straordinaria affluenza di forestieri a Venezia e negli stali veneti, e specialmente di veri o falsi emigrali francesi, ne scosse alcun poco la sonnolenza ; e sebbene due anni addietro avessero incominciato e gl’ inquisitori e i ministri presso le corli ed i pubblici rappresentanti nelle provincie a porli in avvertenza ed a insinuar loro la necessità di darne avviso al Senato; ed eglino ciò ' c3 non di meno ne avessero occultate le comunicazioni ; in quest’ anno finalmente, nel settembre, si videro sì fattamente imbarazzati dall’allarmante aspetto, che ne presentava la crescente progressione, che