anno 1795. 13 quel discorso fattomi in una conversazione amichevole era passato molto tempo, e che la Repubblica di Venezia non aveva dimostrato di farne caso, lo gli ripetei, che non si poteva saper, se il mio governo ne avesse fatto caso, o no, mentre non era venuta alcuna risposta sopra questo proposito. » Mi disse egli, che questa, qualunque fosse, sarebbe fuori di tempo, mentre le scoperte che ha fatte ultimamente il Direttorio sulla condotta del sedicente Luigi XVHI, e che gli erano prima sconosciute, diversificano intieramente la cosa. Che il Pretendente aveva abusalo della condiscendenza della Repubblica di Venezia ; che si era reso indegno dell’ asilo, che gli era sinora stato accordato, che il governo francese non poteva più oltre veder indifferentemente, che nei di lei Stali vi fosse il centro generale, dal quale partivano le cospirazioni, tulle dirette a rovinar la Repubblica Francese. Non deve più star a Verona, mi disse con qualche forza, non più a Venezia, Padova o in qualunque altro luogo della Repubblica ; mentre se fosse esso Pretendente più oltre tollerato ne’ di lei stati, questo sarebbe voler fare un torto manifesto alla Repubblica Francese, che non è falla per sopportarne da nessuno. Ogni ulterior mia riflessione, e le proteste della più rigorosa osservanza prestata dall’eccellentissimo Senato all’ esatta imparzialità anche in questo rapporto furono inutili, e solo mi ripetè, che a me aspettava mandar al mio governo la Promemoria, che tale era la volontà del Direttorio Esecutivo. lo mi credei poi in dovere di far ad esso ministro, come da me, qualche riflesso sulla seconda parte di questa nota, in cui viene fatta lagnanza per il passaggio di truppe austriache per gli Stati di vostra Serenità. Gli dissi dunque, che io non intendeva di prevenir le risposte, che sarà per dare 1’ eccellentissimo Senato sopra questo delicato affare, ma mi pareva di poter asserire con qualche fondamento, che esistesse una convenzione Ira la corte di Vienna e la Repubblica di Venezia, stabilita da un’ epoca mollo anteriore alla guerra presente, che con questa era stata fissata la strada per il passaggio delle truppe austriache dal Tirolo alla Lombardia, e così