anno 1797. 157 » spedire il lenente colonello Rivanello a Verona, partito lo stesso • giorno degli 11 alle ore 21, per avere il maggior possibile nu- • mero di truppe, le quali non avrebbero potuto arrivare, che al • numero di 550 fanti e 180 cavalli. Quanto alla persona da spe-» dirsi a Milano dopo molli esami per la delicatezza della cosa venne » scelto Gio. Battista Gherardi di Lonato, il quale venuto a Brescia » chiese di ritornarsene a casa prima di andare a Milano ; cosa » tramontala per l’esplosione di Bergamo. Il Provveditor estraordi-» nario oltre tutto ciò credette di convocare una consulta formale di » ufliziali dello stato maggiore, compreso il capitan Bigoni, chie- • dendo loro notizie : raccolto il loro consiglio intorno ai presidii • militari, de’ quali si poteva fare uso, venne dalla consulta stabilito » di chiudere le varie porte, che danno ingresso al palazzo, lasciando » soltanto libera la principale, di raccogliere maggior numero di • truppa italiana per custodia del palazzo, fare accostare i varj corpi » di cavalleria sparsi, avere un deposilo di munizioni ed altre » diligenze. » Oltre ciò il Provveditor estraordinario scrisse una lettera al » generai Buonaparte contenente, che un numero di scellerati, i » quali si coprivano colla protezione francese, minacciavano la pub- • blica quiete, che essendo in mano dei francesi tutte le artiglierie » Venete, ne chiedeva 6 o 8 pezzi per difendersi da una irruzione; » e che volesse dare degli ordini opportuni, onde tutti i Lombardi • soldati, che dovevano venire, non passassero per la città. Questa » lettera venne spedita la sera del di 11 alle ore 6 della notte. Il » dopo pranzo del giorno 12 giunse una lettera del N. II. Oltolini » con la nuova, che Bergamo era in rivolta, il che annunziava un » cangiamento di piano o poca fedeltà ne’ rapporti, accrescendosi i » sospetti d’ una cooperazione per parte francese in grazia dei di-» scorsi e della condotta del generai Chambran comandante in quei » giorni a Brescia ; ed in conseguenza la dubbiezza nei consigli. » Queste circostanze, nonché i discorsi dello stesso N. II. Otto-» lini arrivato la sera del 15, determinarono a sospendere la marcia