anno 1796. 85 gli altri generi. Penetrato in Brescia improvvisamente un grosso corpo di austriaci, malgrado la neutralità del sovrano territoriale, attaccarono a mano armata i francesi, ne scacciarono alquanti, ne fecero altri prigionieri. Inoltre saccheggiarono il paese di Villanova, e molle case di Salò : vi uccisero cinque degli abitatori, spogliarono del denaro e di altri effetti il conte Bottoni, derubarono la casa del Vivano, spezzarono i cancelli del palazzo della pubblica rappresentanza veneziana. I francesi erano entrati in Brescia il dì 31 luglio (I). Ivi il generale Bonaparte aveva fatto subito occupare il castello da 300 granatieri. Le sue truppe derubarono poscia la pubblica dogana di Desenzano, e coi cannoni appuntati saccheggiarono in parte quel-1’ abitato. Le esigenze persino ad uso degli ospitali erano sì gravi, che in Brescia fu d’ uopo talvolta pensare all’ alloggio e all' appro-vigionamento di tutto il bisognevole per seimila ammalali. Occupata dagli austriaci in Verona la porla di san Zeno, ricomparvero la notte 8 agosto i francesi, e non curando l’angosciosa situazione della innocua città, nè ascoltando le rimostranze del governatore delia piazza, il quale, anche durando la mischia, s’ era recato a parlamentare col comandante francese, fracassarono a colpi di cannone la porta, e poi disposte numerose guardie alle altre porte della città e presidiati con molla truppa i castelli di san Felice e di san Pietro, accamparono un grosso distaccamento, con bandiera alzata, nella piazza della città, in onta alle più ferme proteste dei veneti comandanti. — A Castellani Lagusello, l’indisciplinatezza e la crudeltà dei soldati si abbandonarono ai più orribili eccessi. Spogliarono la casa della guardia veneta, minacciarono la morte al parroco del luogo, uccisero una povera vecchia rifugiatasi in una stalla, saccheggiarono le case del paese ed usarono le più vergognose violenze ad alcune donne, con pericolo persino della (i) Continuazione dello Species facti per il Nobile a Parigi: red. Raccolta cronol., pag. 200.