18 LIBRO XHX, CAPO I. » per metter fine alle operazioni indecenti del sedicente Luigi XVIII, » del quale il Direttorio Esecutivo desidera e ricerca il pronto al-» lontanamento. Nello spiegarsi con il sig. Querini in conformità » alle intenzioni del Direttorio Esecutivo su i due oggetti, che fanno » il soggetto di questa Nota, il ministro delle Relazioni esteriori si » affretta di aggiungere, che non cesserà giammai di cogliere tutte » le occasioni, che potranno contribuire a consolidare e rinserrare » i nodi deli’ armonia e buona corrispondenza, che sussistono fra » le due repubbliche; e che spera trovare nel sig. Querini una con-» dotta egualmente franca, che conforme sia ai veri interessi ed alla » dignità del governo, che rappresenta. » Il Ministro delle Relazioni esteriori » Carlo de la Croix. » Or, chi non vede in questo Promemoria della repubblica francese, oltreché l’arrogante petulanza d’imporre colle minaccie il comando dell' allontanamento del conte di Provenza dal concessogli asilo di Verona, l’insidiosa malignità di cercare pretesti per accusare la repubblica di Venezia, come violatrice dell’ amicizia da un lato e della neutralità dall’ altro ? E nella suespressa supposizione, che se il passaggio delle truppe austriache sul territorio veneziano fossesi ottenuto col mezzo della forza, sarebbe un attentato all’ indipendenza della Repubblica di Venezia, chi non vede anticipata la dichiarazione d’ingiustizia del violento procedere delle truppe francesi, che armata mano s’impossessarono più tardi delle piazze veneziane ? E quel Direttorio medesimo, che qui esortava a porre in opera la forza per impedire il passaggio alle truppe austriache ; come potè più tardi, quando essa fu contrapposta dai veneziani alle truppe francesi, riputarla un attentato contro la Francia ? Invece del Darù e de’ suoi fautori, la faccio io questa opportunissima considerazione circa il contegno fraudolento della repubblica francese verso la repubblica di Venezia. Giunto ai Savj del collegio il dispaccio del Querini, si trovarono