470 LIBRO XXIV, CAPO XLI. Da queste generali notizie sul patriarcato di Venezia si venga ora alla progressione storica dei patriarchi, che^ ne possedettero la santa cattedra. Nell’ anno 1451, san Lorenzo Giustiniani, eh’ era vescovo di Castello, diventò conseguentemente il primo patriarca di Venezia. Una delle sue premure fu il radunare il sinodo provinciale, di cui per verità non ci rimase verun’altra memoria, tranne la lettera, che gli scrisse l’arcivescovo di Zara, in risposta all’invito fattogli di recarvisi; perchè, siccome per lo addietro il suo arcivescovato era sottoposto al patriarca di Grado, primate altresì della Dalmazia ; così lo era adesso per la recente istituzione a questo di Venezia. 11 sinodo fu radunalo nell’ anno 1455, che fu 1’ ultimo della sua vita. Egli morì agli 8 di gennaro del 1456. Le sue virtù ed i suoi meriti Io resero degno dell’ onore degli altari : cd il senato stesso ne fece calde istanze, perchè la sanla Sede ne decretasse il culto. 1456, Maffio Contarmi, canonico della congregazione di san Giorgio in Alga e discepolo perciò del suo antecessore. Abolì in gran parte i riti della chiesa di Grado, che si erano osservati sino allora anche nella nostra, e che si conoscono e sino al presente si distinguono col nome di Riio patriarchino. Vi volle sostituire il romano. Nè l’indole pieghevole dei veneziani seppe contrapporre a questa volontà del patriarca la virtuosa fermezza della chiesa milanese, la quale costantemente serbò intatto e sino al giorno d’oggi