474 LIBRO XXIV, CAPO XLI. Nell’ anno 1431, Andrea di Montecchio lo sussegui, il quale in capo ad un triennio passò al vescovato di Fossombrone. 1434, fr. Luca Muazzo, francescano, gli venne dietro : mori, dopo diciassette anni di vescovato, nel castello di Pordenone, ed ivi ebbe sepoltura. 1436, Goliardo soltentrò in sua vece, dopo una vedovanza di cinque anni. 1490, Pietro Carli: faceva rifabbricare in quest’ anno il palazzo vescovile ; ma dev’essere succeduto a Goliardo alcuni anni avanti (1). La qual serie dei vescovi di Caorle « appa-» risce per verità, come noia il Tentori (2), » molto imperfetta a cagione della mancanza » dei documenti e dell’ incuria degli antichi » cronisti. » La sede vescovile di Chioggia fu posseduta in questo secolo dai seguenti prelati, i quali conlinuano la serie, che.lasciai interrotta colle notizie del vescovo Nicolò II Foscarini, clellovi sino dal 1375. Egli continuò nel suo pastorale ministero per ben diciannove anni : poscia gli venne dietro nell’ anno 1394, Silvestro, che visse intorno a selle anni. 1401, Paolo di Giovanni, eh’ era arcidiacono di Castello, lo sussegui e ne occupò la sede sino all’anno 1410, in cui fu trasferito al governo della chiesa di Modone in Morea, ove nel seguente anno morì. 1410, Cristoforo Zeno ne fu il successore, il quale in capo ad alcuni mesi passò al vescovato di Capo d’Istria. Poscia gli vennero dietro (i)Il Bollarli, nel suo Saggio di storia giugno del 1 ^3 ; ma non ne reca le prove. della città di Caorle, Io dice eletto a’ 4 di (2) Star. veri. tom. Vili, pag. 381.