ANNO 1457. 231 • viventi dignitatem auferre. » Per diligente investigazione praticata, non mi fu possibile rivangare nè il nome del cittadino opponente, nè la disputa da esso fatta in tal proposito. Mi è bensì sortito nel codice soprariferito, di ragione del IN. H. Querini, rinvenire l’altra fatta dal capo Giacopo Loredan per persuadere il C. X. ad abbracciare la parte proposta ; ed è la seguente. • Se la pubblica utilità anteponer si deve ai privati interessi, • o serenissimo Consiglio, io non dubito, che oggi faremo alla ■ patria nostra il più giovevole e necessario beneficio, che et ella • desiderare e noi, come a quella obbligati, concederle gratamente ■ possiamo. Perchè le città, che come repubbliche si ministrano, ■ di nuove leggi e nuovi ordini hanno di sovente bisogno, accioc- • chè essendo sopra queste e quelle fondate bene, con difficoltà • possono in vermi tempo alterarsi. Dico ciò, perchè vedo la co- • mime alterazione e corruzione di tutta questa città, se da noi • con li veri e gagliardi rimedj non vi sarà tosto provveduto. Voi • vedete (e veramente mi vergogno a dirlo) quanta confusione si • trova nei nostri Consigli, quanti disordini nei Collegi, con cpianta • poca riputazione le cose nostre procedano, e ciò da altro non • diviene se non per non esservi capo, che vaglia con la presenza • ed autorità sua questa (anta diversità d’ umori acquietare ed in • niodo restringerla ed ordinarla, che più male operare non possa. • Di qua nasce il viver licenzioso della nostra gioventù, onde li ' costumi corrotti, con cattivo esempio apertamente si vedono. Di • qua viene, che i giudici ed uffiziali del palazzo non si riducono • t* siedono ogni giorno ai loro tribunali, come sarebbero obbligati S> c5 7 c5 • di fare, il che con quanta rovina sia del nostro palazzo e popolo, • con quanta indegnità del nostro impero, voi o serenissimo Con- • ciglio, lo potete meglio considerare, che io mostrarvelo : ma di • C|ò non mi meraviglio, perchè come volete voi, che le membra della repubblica, ancorché in esse virtù grandissima vi sia ripo- • sta, possano esercitare 1’ ofiizio suo senza il capo, dal quale di- • pende il reggimento di quello ? c quello, eh’ è molto più peggio