ANNO 1438. 107 » venuto per cinque cose. La prima per visitare sua maestà. Seti condo si rallegrava d’ esser quella venuta e giunta sana. Terzo » si rallegrava, che fosse venuto per far tanto bene per unire que-» ste due chiese, che alla sua sacra maestà sarà gran merito ap-» presso Iddio e onore al mondo. Quarto a persuaderlo, che vo- * lesse perseverare. Quinto, che al tempo di papa Martino V. e di * questo Eugenio IV. mai non abbia procurato altro che di ridurre » questo concilio, per lo che aveva patito grandi affanni. L'impe- * radore gli rispose saviamente e così s’abbracciarono insieme. » A’ 24. del detto mese di notte a ore circa otto, giunse qui il car-» dinaie di Firenze, il quale era alloggiato nel reame, il quale agli . 11. partì da Bexeje luogo del signor Lorenzo da Cotignola ; il » quale era ben sano. Disse d’ essere venuto prima, per avere de-» nari ; secondo per conferire col papa ; terzo, per visitarlo come » cardinale, per non cadere in oblivione del detto. Ma si tiene, che » sia venuto per essere stato cacciato dalla Puglia, perchè s’in-» tese, che i nostri mercatanti, che sono a Trani, erano stati rite-” nuli, non però in distretto, con cauzione che non partano. Disse * il detto cardinale d’ avere lasciato quelle sue genti nelle fortezze, » per modo che restano sicure. Andò il cardinale Santacroce a vi-» sitarlo a san Nicolò di Lido con molti prelati in questa mattina. » A dì 15. andò la signoria nostra colle piatte a prenderlo e il dee » condurre all’ abitazione preparatagli a san Pantalione in casa del » marchese di Mantova, dove alloggerà. In questo giorno a dì 24. * ritornò da Ferrara Girolamo Contarini stato oratore al papa e » riferì in collegio quanto avea fatto. A dì 25. del detto mese * giunse in questa Terra il signor Sigismondo Malatesta di Rimini, » venuto per visitare la signoria, e poi tornò in campo. A di 27. * del detto Febbrajo a ore 2. avanti giorno si partì il cardinale » Santacroce. Va a Ferrara. Col quale andò P arcivescovo di Ta-» ranto. A’ quali due per la signorìa furono presentati molti zuc-» cheri, cere e altro. A’ 28. di Febbrajo si partì di qui Calojanni » imperadore di Costantinopoli colla sua compagnia e va a Ferrara