anno 1482. 455 e la confraternita aveva per suo scopo l’assistenza dei condannati al patibolo. E probabile, eh’ essa fosse di più rimota istituzione; ma veramente il decreto del Consiglio dei Dieci, che l’approva, appartiene all’ anno suindicato. Nel quale decreto è concesso ai confratelli, che la compongono, « di accompagnare, vestiti a bru- * no, i condannati a morte, consolandoli ed esortandoli alla ras-» segnazione ; e poscia, dopo l’esecuzione della sentenza, condurne * i cadaveri alla sepoltura. » Altri posteriori decreti della stessa magistratura concessero loro nuove ampliazioni e privilegi. Una confraternita in onore della Santissima Trinità formarono nel 1419 alcuni di voti uomini, nell’ oratorio appunto alla medesima intitolato dei cavalieri teutonici. Dal provinciale di questi ottennero eglino nell’ anno seguente altresì una porzione del chiostro, per valersene all’uso dei loro spirituali esercizii: per la quale concessione s’ erano assoggettati all’annuo censo di otto ducati d’oro. Cresciuti poscia di numero, acquistarono nel 1493 nuova porzione del monastero per dilatare il loro ospizio, coll’assenso del maestro generale dell’ordine e di Giovanni Krebel, priore della casa di Venezia. Alcuni albanesi nell’anno 1443 istituirono una scuola, che dal nome di loro fu intitolata volgarmente la Confraternita degli albanesi. La incominciarono essi nella chiesa parrocchiale di san Severo, sotto 1’ invocazione de’ santi Gallo e Severo, e quattro anni dipoi la trasferirono accanto alla chiesa di san Maurizio, ove altresì costruirono il loro ospizio : di questo rimane tuttora la faccia esterna. Selle anni di poi fu piantata nella chiesa di san Francesco della Vigna la confraternita in onore di san Bernardino da Siena, per la quale diede favorevole decreto nel 1450 il Consiglio dei Dieci. E nell’ anno poscia 1453 ne permise la fondazione sotto lo stesso titolo anche nelle chiese di santa Maria gloriosa dei Frpri e di san Giobbe. Anzi in quest’ultima ne crebbe il numero sì fattamente ed ebbe sì grande rinomanza, che nei pubblici documenti si trova intitolalo il convento stesso col doppio titolo di san Giobbe e di san Bernardino. voi. vi. 55