LIBRO XXIV. DALLA «SUERRA CONTRO I TURCHI NEI. .NEGROPONTE, SINO ALLA PACK TRA LA REPUBBLICA ED IL SULTANO 1ÌAÌAZET. CAPO I. Preparativi del nuovo generale Mocenigo per ripigliare la guerra : scorrerie dei nostri. L‘ amarezza della perdita di una provincia così interessante e doviziosa, com’ era il Negroponte, pesava gravemente sull’ animo del senato : ne sperava per altro proporzionalo sollevo dal valore del nuovo generale Pietro Mocenigo. Egli ritiralo in Candia andava disponendo le cose, onde incominciare, nell’ aprirsi della stagione, 1’ esecuzione di un vasto piano militare, per cui lusingavasi e di ricuperare il Negroponte e di fiaccare la baldanza dei turchi. Attese quindi con ogni premura a racconciar le galere, che ne avevano bisogno; le più adattate mandò attorno alle isole dell’Arci-pelago, acciocché la loro presenza mantenesse nella fedeltà alla repubblica gli animi de’ suoi sudditi. Nel mentre queste cose si facevano nella Grecia, il senato in Venezia eleggeva due provveditori, Marin Malipiero e Luigi Bembo, i quali dovessero coi loro lumi assistere il capitano generale della flotta. Intanto anche Ferdinando re di Napoli, a tenore della lega stabilita, mandò dieci galere ad ingrossare la flotta nostra. E il turco stesso, ragionevolmente sospettando, che la sua vittoria sul Negroponte non aizzasse gli animi dei principi cristiani e non li collegasse a suo danno, cercò maniera di riconciliazione colla repubblica nostra. Si valse per ciò dell’opera di sua matrigna; donna cristiana, figliuola di Giorgio, ch’era stalo despota della Ser-via. Venne quindi a Venezia un suo mandatario a far intendere al