Anno 1482. 477 Nell’ anno 1471, Simone Contarmi nc fu il successore per quattordici anni. 1485, Stefano 111 Fagliazzi, ch’era stato vescovo di Patrasso ed arcivescovo di Anlivari, ne fu il successore, il quale, ridotto all’ estrema vecchiezza, mori nel 1514. Anche la sede di Eraclea, o Città nova, continuò ad avere i suoi vescovi sino all’ epoca della suindicata soppressione ed aggregazione al patriarcato di Grado. Perciò, dopo la traslazione del vescovo Pietro da Fano al pastorale governo della chiesa vescovile di Massa (1), ebbe nell’anno 1580, Leonardo Delfino ; 1388, fr. Gilberto Giorgi, domenicano ; 1405, fr. Donato da Murano, eremita agostiniano; 1406, il vescovo di Castello, Angelo Corraro, ottenne in commenda il vescovato di Eraclea, il quale, pochi mesi dopo, ne cedette la commenda ad un suo nipote fra Antonio Corraro, che fu anche vescovo di Ceneda. Ma ne abolì poscia la commenda il pontefice Alessandro V, e lo restituì all’onore episcopale. 1410 Pietro Nani, ne fu perciò dichiaralo vescovo, il quale, otto anni dipoi, fu trasferito, come dissi testé, al vescovato di Torcetto. E trasferito, eh’ egli fu, ritornò la chiesa di Eraclea sotto commenda, affidata con tale carattere a Giovanni Contarmi patriarca di Costantinopoli ; e la possedette per diciassette anni. Lui morto, 1427, fr. Antonio Tiburtino francescano fu eletto vescovo di Eraclea ; * (i) Ved. nella pag. 474 del ^r- 1