ANNO 1435. 89 GÀPO XVIII. . Congiura scoperta in Padova. Troviamo nfclle cronache nostre, la notizia di una congiura ordita in Padova, ’intorno a questo tempo, per favorire 1’ ultimo avanzo dei Carraresi, mescer Marsilio, e restituirlo al dominio di quella città. Ne furono scoperte le tramenei marzo dell’anno 1435. Un villico se ne accorse e ne diede informazione prontamente-al rettore di Padova. Di questo fatto ascoltiamo il diligente racconto della cronaca di Gerolamo Savina (1 ), il quale così ne parla : « 1435 » adi 17 marzo fu descoverto un trattado per un homo da villa » con doi iioli della Villa del Conte, quali eran sta richiesti da Mar-» silio da Carrara che dovea intrar in Padova e prenderla, questi » fecero intender questo fatto alli rettori et uno de sui figlioli venne » a Venetia e manifestò come in la notte seguente Marsilio da Car-» rara dovea intrar in Padoa per il che fu immediate mandato An-» drea Mocenigo e Silvestro Morosini avogadori de coinun e Toma • Duodo capitano delle gallie grosse de Fiandra e tutti li sui pa-» troni et altri nobeli quali se messeno ben in ordene con gran • compagnia, la mattina zonseno a Padoa e se presentorono alli » rettori, era potestà Marco Dandolo e capitano Lunardo Caravello • e fu mandado in castello zente venetiane. E li traditori l’uziseno »'soprazonzendo ogni bora zente da Venetia trovarono alle porte • delli traditori specialmente Manfrè Spazza cancelier del comun • de Pailoa et INicolò Scrovigno che slava alle bollette, et Alberto » Conte, quali furono apicadi per la gola al palazzo de Padoa. E1 » «orno seguente fu preso Marsilio da Carrara con 15 suiseguazzi, » quali venivano da Trento verso Padoa e furono menadi tutti a («) Mss. deUa Marciana num. CXXXIV, della clas. VII, a cari. 228 e seg. VOL. VI. 12