IL PROCLAMA DI GRAIIOVO così bene che a Costantinopoli ebbero l’aria di cascar dalle nuvole quando, nel 1876, contem- poraneamente a quella della Serbia, vi giunse, nel giorno stesso in cui i battaglioni del prin- cipe Nicola si misero in marcia, la dichiarazione di guerra del Montenegro. Pare che non avessero nemmeno il sospetto che il figlio del valoroso Mirko da un pezzo si fosse messo d’ accordo col sovrano di Serbia, aspettando il momento e l’oc- casione propizia per agire. Non molto tempo pri- ma il Gran Visir aveva scritto al Principe una cortese lettera per ringraziarlo della sua asten- sione nei moti della Bosnia! Ma quali fossero i veri sentimenti di Ni- cola I fu detto da lui nel proclama che a Grahovo diresse alle sue truppe: « Montenegrini, diceva quel proclama, io non vi comando di essere valorosi, giacché 1’ eroismo è un sentimento che avete succhiato dalla culla col latte materno. Vedo brillare i vostri occhi di falco e gonfiarsi i vostri petti. Sì, la disfatta di Kossovo sarà vendicata! Marcio contro i turchi. Non ho bisogno di incitarvi a combattere, poiché so benissimo che non riuscirei a trattenervi quando anche lo volessi. Voi non avete, come me, che un solo desiderio: annientare il nemico ereditario. Avanti dunque, o falchi della Montagna Nera.