424 L1BK0 XXIV, CAPO XX,WIII. » si convertì quell’ ospizio. Di fatto sparsasi la fama della loro • pietà v’ accorse a visitarle Orsola Usnago nobile vergine, che » desiderosa di dedicarsi al divino servigio si uni alle medesime, » lo che pure fece indi a non molto Maria da Canale, matrona di » esimia pietà. Invaghite dalla lodevole loro maniera di vivere sei » nobili donzelle pregarono ed ottennero d’ esser aggregate alla • loro compagnia. Ecco i principj del monastero. Risolvettero a » persuasione di Beatrice quelle pie matrone e donzelle di ridurre » in chiostro sacro quell’ ospizio e di professare in esso la regola » del terzo ordine serafico. Palesarono adunque ai commissarj » della Vioui le loro brame e riflettendo questi, che dopo la per- ii dita dell’ imperiale città di Costantinopoli, espugnata dai turchi, » più non giungevano a Venezia pellegrini per passare a Gerusa-» lemme, concedettero alla Premarina e compagne nell’anno 1693 » il possesso dell’ospitale da erigersi in monastero, a condizione » però, che una parte de’ luoghi rimanere dovesse riservata al ri-» covero delle povere pellegrine. Non mancava al compimento » delle loro brame se non la confermazione del romano pontefice, b laonde essendo ricorse alla sede apostolica, ottennero da Ales-» sandro VI, nel giorno settimo di Settembre nell’ anno 1499 di » poter ritenersi la casa lasciata dalla Vioni, ed in essa professar » il terzo ordine di san Francesco, in perpetua clausura, sotto la » direzione de’ frati minori dell’osservanza. Si soggettarono i frati » di mala voglia a tal peso, che però appena spirati tre mesi dalla » data del pontificio decreto implorarono dal pontefice d’ esserne » dispensali, suggerendo essere conveniente concedere ad uso » delle monache il rimanente della casa destinato al ricovero delle » pellegrine, per levare così quegli scandali, che potevano nascere » da una tale promiscuità di persone. Rimise papa Alessandro » I’ istanza a Tommaso Donato allora patriarca di Venezia, dal » quale fu accordato alle monache il possesso dell’ intiera casa, » ma dovettero i frati continuare nella spiritual assistenza, sinché » nell’anno 1546 da papa Paolo III furono esse assoggettate al